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20 May 2014

#2 Astroneide. Ancora niente tuoni oggi, ma...guarda un po' quella di ieri l'altro

Ancora un cielo tranquillo in raggi gamma oggi, niente esplosioni.
In compenso i telescopi ottici e infrarossi (cioe` con una macchina fotografica attaccata a dei grossi telescopi, sensibile alla luce che vediamo anche coi nostri occhi o alla luce un po' meno energetica) hanno continuato ad osservare il pezzettino di cielo dove era scoppiato due giorni fa GRB 140518.

Quando scoppia un lampo di raggi gamma ci si aspetta anche un effetto di luminescenza "secondaria" che segue il lampo iniziale. Un po' come succede quando si guardano i fuochi artificiali, dopo il botto iniziale si vede la palla colorata qualche secondo dopo.
Per i GRB succede la stessa cosa: dopo il botto iniziale si vede -ogni tanto- della luce per giorni o settimane che si comporta in modo abbastanza simile al suddetto fuoco artificiale.

Gli americani che hanno usato il telescopio a San Pedro Martir (che sta in Messico, in un posto splendido!) non hanno visto altro che un pezzettino di cielo buio dove dovrebbe esserci il GRB e quindi dicono "solo" quanto sarebbe stato luminoso al massimo un GRB in quel posticino per non essere visibile col loro telescopio, osservando per un paio di ore.

Anche i Turchi non hanno visto un tubo col loro T100 (che non e` un Terminator ma un telescopio con una camera ottica. Ci informano anche loro del limite di luminosita` che avrebbe avuto un GRB per non essere visto da loro.

Infine i Danesi: loro hanno avuto piu` fortuna, forse anche perche` stanno usando il NOT (che non e` un operatore logico) ma un bel pezzo di vetro di due metri e mezzo di diametro! Cioe` un telescopio grande come la tavola rotonda, mica pizza e fichi. Loro hanno osservato per due mezze ore (ci sono ragioni tecniche per preferire due mezze ore ad una ora intera, non ultimo il fatto che se sbagli qualcosa nella prima meta`, hai ancora l'altra meta` per salvarti) e sono riusciti a fare uno spettro della sorgente che si sta spegnendo!
Fare lo spettro significa mettere "un prisma" nel fascio di luce e vedere i colori che si disperdono, piu` o meno come fa la pioggia quando produce un arcobaleno. Poi si digitalizza questo segnale e si va alla ricerca di impronte digitali nella luce. Quello che succede e` proprio un'impronta digitale lasciata dagli elementi che c'erano vicini a dove e` schioppato il GRB. L'aspetto di questa impronta digitale e` un'ombra nello spettro.
I Danesi hanno identificato che i materiali attorno al GRB erano ferro e magnesio, ma sono anche riusciti a dirci quanto lontano e` scoppiato il GRB, proprio usando queste ombre (chiamate righe di assorbimento).
Morale, il GRB e` scoppiato a z=0.725 che per noi umani significa* la bellezza di 8 e mezzo miliardi di anni luce. Cioe` non era manco nato il nostro Sole quando questo GRB e` scoppiato e la luce ci sta arrivando solo ora. Pheeew!




*Comoving radial distance For Ho = 71, OmegaM = 0.270, Omegavac = 0.730, z = 0.725

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